Ripristino del flusso permanente nell'AV protesico dopo la diagnosi di recoil post-PTA
Uno studio dei casi che utilizzano l'endoprotesi GORE® VIABAHN® con superficie bioattiva PROPATEN*
Problematica clinica
Un paziente maschio di 70 anni con anamnesi di diabete mellito, cancro a cellule renali e malattia renale allo stadio terminale ha presentato sanguinamento prolungato e pressione venosa elevata nella protesi arterovenosa (AV) dall'arteria brachiale alla vena ascellare destra. La protesi AV in politetrafluoroetilene (PTFE) di 6 mm del paziente era stata confezionata otto mesi prima della presentazione e non aveva anamnesi di interventi precedenti. All'esame obiettivo la protesi era pulsante. Un ecodoppler ha rivelato un volume di flusso dell'arteria brachiale di 650 ml/min, con presenza di un'apparente stenosi anastomotica venosa.

Procedura
Alla luce della presentazione clinica, è stata effettuata un'angiografia per confermare la presenza di una stenosi a livello dell'anastomosi venosa (Figura 1). The lesione è stata inizialmente trattata con angioplastica percutanea transluminale (PTA) utilizzando un catetere per dilatazione per PTA BD® VACCESS® da 8 x 40 mm. L'esame effettuato dopo l'angioplastica ha rivelato un recoil a livello dell'anastomosi venosa e la protesi ancora pulsante. Si è deciso, pertanto, di inserire un'endoprotesi. Una protesi VIABAHN® da 8 x 50 mm è stata avanzata fino all'anastomosi venosa (Figura 2) e rilasciata. È stata quindi postdilatata con pallone per angioplastica da 8 mm. La ripetizione dell'iniezione del contrasto ha evidenziato il posizionamento riuscito dell'endoprotesi, con un thrill migliorato all'esame obiettivo (Figura 3).


Risultato
L'esame obiettivo ha confermato un miglioramento significativo del thrill attraverso la protesi, con una riduzione della pulsatilità. La ripetizione del doppler ha rivelato un miglioramento del volume del flusso nell'arteria brachiale fino a 980 ml/min. Più tardi il pomeriggio stesso, il paziente è tornato con successo in emodialisi per il trattamento. Si è osservata la riduzione della pressione venosa e una risoluzione del problemi di sanguinamento dall'accesso.
Dopo 13 mesi il paziente ha presentato difficoltà con l'incannulamento della protesi. Un'angiografia non ha evidenziato stenosi significative nella protesi e le aree d'incannulamento erano contassegnate per il personale della dialisi. Da notare che la protesi VIABAHN® posizionata all'anastomosi venosa era pervia, come confermato dall'angiogreafia (Figura 4).

Punti chiave del caso
La gestione dell'anastomosi venosa è essenziale per mantenere la pervietà della protesi per dialisi. L'angioplastica con pallone a livello dell'anastomosi venosa può produrre risultati a breve termine per il recoil, la ristenosi e la trombosi della protesi. Le endoprotesi possono offrire un'opzione terapeutica più durevole. Lo studio clinico Gore REVISE ha dimostrato la superiorità della la protesi VIABAHN® rispetto all'angioplastica con pallone nel mantenimento della pervietà dell'accesso.1
In questo caso, la protesi VIABAHN® è rimasta pervia per oltre 13 mesi senza eventi trombotici, offrendo un'opzione di gestione durevole dell'accesso in questa sede di stenosi recidivante. Per i pazienti dializzati con frequenti disfunzioni dell'accesso, questo potrebbe avere un impatto significativo sulla loro cura e contribuire a prolungare la longevità della pervietà della protesi.
Studi di casi pertinenti
* Come inteso da GORE, superficie bioattiva PROPATEN si riferisce alla superficie eparinata CBAS® di proprietà di Gore.
1. W. L. Gore & Associates, Inc. GORE® VIABAHN® Endoprosthesis versus Percutaneous Transluminal Angioplasty (PTA) to Revise Arteriovenous Grafts at the Venous Anastomosis in Hemodialysis Patients. (GORE REVISE Study, AVR 06-01). Flagstaff, AZ: W. L. Gore & Associates, Inc; 2012. [Relazione finale sullo studio clinico IDE]. G070069.
I risultati e le osservazioni segnalati sono basati sull'esperienza di casi individuali e sui pazienti trattati. Le fasi descritte in questo articolo potrebbero non essere complete e non sono destinate a sostituire né le Istruzioni per l'uso, né l'istruzione, la formazione e il giudizio professionale degli healthcare provider. Gli healthcare provider rimangono responsabili delle decisioni prese riguardanti la cura dei pazienti e l'uso delle tecnologie mediche.

Per una descrizione completa di tutte le indicazioni, le avvertenze, le precauzioni e le controindicazioni vigenti nei mercati in cui il prodotto è disponibile, consultare le Istruzioni per l'uso sul sito eifu.goremedical.com. RXOnly
INDICAZIONI PER L'USO IN EUROPA: L'endoprotesi GORE® VIABAHN® con superficie bioattiva PROPATEN è indicata per il trattamento di:
- lesioni de novo o ristenotiche delle arterie iliache
- lesioni de novo o ristenotiche dell'arteria femorale superficiale e dell'arteria poplitea prossimale
- lesioni ristenotiche intrastent dell'arteria femorale superficiale e dell'arteria poplitea prossimale
- stenosi o occlusione trombotica nell'anastomosi venosa della protesi sintetica per l'accesso arterovenoso (AV) e nel deflusso venoso dei circuiti di accesso per dialisi, comprese le vene centrali
- aneurismi dell'arteria poplitea e aneurismi isolati delle arterie viscerali
- lesioni vasali traumatiche o iatrogene delle arterie che sono posizionate nella cavità toracica, addominale o pelvica (con l'eccezione di aorta, coronarie, tronco arterioso brachiocefalico, carotidi, arterie vertebrali e polmonari)
CONTROINDICAZIONI:
- Nelle lesioni non complianti, laddove un pallone per angioplastica non abbia raggiunto l'espansione completa durante la predilatazione, oppure qualora fosse impossibile dilatare le lesioni in misura sufficiente per consentire il passaggio del sistema di rilascio.
- L'endoprotesi GORE® VIABAHN® con superficie bioattiva PROPATEN non deve essere utilizzata in pazienti con nota ipersensibilità all'eparina, compresi i pazienti che hanno manifestato un precedente evento di trombocitopenia indotta da eparina (HIT) di tipo II

